Arbitrato: Dichiarazione comune delle parti sociali
Nel pomeriggio di ieri è stata sottoscritta presso il Ministero del Lavoro una dichiarazione comune con la quale tutte le principali organizzazioni sindacali (ad eccezione della Cgil) e datoriali hanno inteso definire in maniera più puntuale le modalità applicative dell’istituto dell’arbitrato, disciplinato da un recente provvedimento legislativo (il cosiddetto “collegato al lavoro”, peraltro non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), di cui abbiamo dato informativa con la nostra comunicazione del 4 marzo scorso.
L’intesa è stata sollecitata dal Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha chiesto al Ministro Maurizio Sacconi di avere la possibilità di sottoporre a tutte le parti presenti la questione, posta dalla recente approvazione della nuova disciplina in materia di arbitrato, della possibile "elusione" delle tutele del lavoratore in materia di licenziamento.
Le Parti hanno quindi riconosciuto “l’utilità dell’arbitrato, scelto liberamente e in modo consapevole dalle parti, in quanto strumento idoneo a garantire una soluzione tempestiva delle controversie in materia di lavoro a favore della effettività delle tutele e della certezza del diritto. Le parti si impegnano pertanto a definire con tempestività un accordo interconfederale escludendo che il ricorso delle parti alle clausole compromissorie poste al momento della assunzione possa riguardare le controversie relative alla risoluzione del rapporto di lavoro”. Di conseguenza viene chiarito sin d’ora che, ferma restando l’importanza di poter far ricorso alle procedure arbitrali e quindi la volontà di disciplinare la materia con accordo interconfederale in ogni suo aspetto, se la clausola compromissoria dovesse essere pattuita al momento della assunzione non potrà comunque riguardare le controversie relative alla risoluzione del rapporto di lavoro, facendo conseguentemente salvo il diritto del lavoratore a rivolgersi sempre e comunque al giudice ordinario in caso di licenziamento.
Il Ministro Sacconi in conclusione ha manifestato la volontà del Governo di fare proprio il contenuto dell’intesa sottoscritta dalla parti sociali, che costituisce il “pavimento” della nuova disciplina della procedura arbitrale, in vista della definizione del prossimo accordo interconfederale.