CORTE DI CASSAZIONE: APPALTO GENUINO E SOMMINISTRAZIONE VIETATA DI MANODOPERA – REQUISITI DI DISTINZIONE
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n.13413 del 18 maggio 2021, si è pronunciata in materia di appalto genuino e somministrazione vietata di manodopera, chiarendo in particolare che l’appalto genuino si configura quando risponde a requisiti certi, tra i quali l’eterodirezione, l’assunzione del rischio di impresa nonchè l’organizzazione dei mezzi necessari da parte dell’appaltatore.
Con l’Ordinanza la Corte ha difatti precisato che, laddove tali requisiti distintivi non sussistono, “si è in presenza di una somministrazione vietata di manodopera, sicchè i lavoratori sono considerati alle dirette dipendenze dell’imprenditore appaltante”.