IL PRESIDENTE DI ASSOLAVORO FRANCESCO BARONI AL SOLE 24 ORE
Il Sole 24 Ore, 19 febbraio 2024
Intervista al Presidente di Assolavoro Francesco Baroni
La somministrazione di lavoro, con le recenti riforme, è stata liberata da vincoli inutili, consentendo alle Agenzie di valorizzare il proprio ruolo nell’accompagnare le persone verso un’occupazione tutelata, e può dare un importante contributo alla riduzione del mismatch. Il presidente di Assolavoro, Francesco Baroni, fa il punto sulle novità normative e sulle prossime sfide.
Che impatto vi attendete per il settore della somministrazione dal pacchetto di misure del Collegato lavoro?
Le misure volute dal Governo vanno nella giusta direzione e meritano apprezzamento. La somministrazione di lavoro è stata liberata da vincoli inutili, consentendo alle Agenzie di valorizzare il proprio ruolo nell’accompagnare le persone verso un’occupazione tutelata. Si incentiva la continuità occupazionale per tutti, non solo per le categorie più deboli. Questo rafforza il valore strategico delle Agenzie, che ogni anno formano oltre 300 mila candidati, un terzo dei quali trova rapidamente lavoro.
Quali sono le previsioni per il 2025?
Le previsioni dei più autorevoli istituti di ricerca convergono nella conferma che l’anno appena iniziato sarà complesso, con una crescita dell’occupazione attesa sotto l’1%. Molto, tuttavia, dipenderà dall’evoluzione degli scenari attuali. In ogni caso, le Agenzie per il Lavoro hanno nella flessibilità e nell’adattabilità repentina ai mutamenti delle esigenze delle imprese un vantaggio competitivo essenziale. Questo permette di cercare le migliori soluzioni e i candidati più adatti, contribuendo nel tempo alla progressiva riduzione del mismatch, un tema che da solo in Italia vale 44 miliardi di euro.
I giovani rappresentano storicamente un punto debole del mercato del lavoro italiano: che ruolo possono svolgere le Agenzie per il Lavoro per favorirne l’occupabilità?
Oggi, metà delle 500mila persone impiegate tramite Agenzia ha meno di 30 anni. Questi giovani beneficiano da subito di diritti e tutele tipiche del lavoro dipendente, accedendo più velocemente a contratti a tempo indeterminato. Le Agenzie supportano l’orientamento, la valutazione delle competenze e la collaborazione con le scuole. Inoltre, le Agenzie sono sempre più impegnate in azioni di formazione professionale, condizione necessaria per avvicinare il più possibile le competenze dei candidati a quelle richieste dalle aziende, contribuendo così a ridurre il mismatch. Siamo in prima linea su strumenti innovativi come Digital Badge e micro-credenziali, che certificano competenze acquisite anche in percorsi informali. Siamo pronti a fare ancora di più soprattutto per attivare i Neet.
Che contributo stanno dando le Agenzie per il lavoro nelle politiche attive del lavoro, nei programmi Gol e nel Supporto per la formazione e il lavoro? Come sta andando questa partnership pubblico/privato?
Sin dall’avvio del programma GOL, le Agenzie accreditate svolgono un ruolo centrale nell’orientamento, la formazione e l’accompagnamento al lavoro. Tuttavia, la frammentazione regionale, il peso amministrativo e la lentezza di alcuni apparati ne limitano l’efficacia. Siamo ormai alla fine del programma GOL e, purtroppo, non sono ancora stati raggiunti i risultati attesi. Occorre un monitoraggio trasparente degli esiti occupazionali per valutare i risultati raggiunti. Per quanto cresca qualitativamente e quantitativamente l’occupazione, il mercato del lavoro continua e continuerà ad avere bisogno di efficaci politiche attive. In tal senso, l’ampliamento della piattaforma SIISL potrebbe favorire un’integrazione più efficace tra servizi per l’impiego e formazione, coinvolgendo maggiormente gli operatori privati accreditati. Lavoriamo a stretto contatto con le istituzioni nazionali e regionali e confidiamo di fare di più e meglio assieme.
Quali novità porterà il rinnovo del contratto di lavoro per i lavoratori in somministrazione?
L’accordo raggiunto è un ulteriore segnale di maturità e di visione del nostro settore. Una volta passato il vaglio degli organi decisionali delle Parti sociali, sia sindacali che datoriali, migliorerà la formazione e potenzierà il welfare, anche con ulteriori prestazioni sanitarie ritagliate sulle esigenze dei lavoratori. Si rafforza inoltre il dialogo sociale e si riafferma la somministrazione con ulteriore forza come baluardo contro le forme di lavoro con basse tutele e precarie.