Ministero del Lavoro, valutazione dei rischi nel contratto di somministrazione di lavoro – Interpello n. 5/2014
Disponibile la Risposta ad Interpello n. 5/2014 (non ancora pubblicata) presentato da Confindustria, con la quale il Ministero del Lavoro ritorna, in termini positivi per le Agenzie, sulla nota questione della valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori nell'ambito di un contratto di somministrazione di lavoro.
In particolare, il Ministero del Lavoro afferma due importanti principi interpretativi, già ampiamente condivisi da tempo dalle Agenzie, fornendo conseguentemente le necessarie indicazioni agli Organi ispettivi.
In primo luogo per quanto attiene alla questione relativa agli oneri in capo alla agenzia in merito al Documento di Valutazione dei Rischi prodotto dall'utilizzatore (art. 20, comma 5, D. lgs. n. 276/2003), il Ministero ribadisce quanto già evidenziato con l'Interpello n. 26/2007: l'agenzia deve unicamente "accertare l’avvenuta predisposizione del documento di valutazione dei rischi da parte dell’utilizzatore, quanto meno per presa visione del documento stesso: non certo nei termini di una assunzione di responsabilità nel merito tecnico della valutazione dei rischi da parte del somministratore ma almeno per accertare il fatto che la valutazione stessa sia stata effettivamente eseguita”. Tale chiarimento appare quanto mai opportuno a fronte di divergenti interpretazioni in materia operate da talune Direzioni Territoriali del Lavoro.
Sempre riguardo la valutazione dei rischi nell'ambito di un contratto di somministrazione di lavoro, ed in immediata risposta al quesito presentato, il Ministero chiarisce poi che "non appare sussistere in capo all’azienda utilizzatrice – che sottoscrive un contratto di somministrazione – alcun obbligo di comunicazione afferente alla valutazione dei rischi nei confronti degli uffici territoriali di questo Ministero".
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