IL PRESIDENTE DI ASSOLAVORO FRANCESCO BARONI AL QUOTIDIANO NAZIONALE
Quotidiano Nazionale, 20 febbraio 2022
La mission prioritaria
«Occorre mettere al centro la persona, più del contratto. Favorire l’occupazione di qualità e la flessibilità buona, come la somministrazione di lavoro»
Quali sono le sfide più urgenti sul fronte del la-voro?
«Riassumerei la più grande sfida con una parola: paradosso. E’ infatti una situazione paradossale quella di un mercato del lavoro che vede un crescente bisogno di candidati che non si trovano (causato da un lento ma tangibile declino demografico e da un sempre maggiore scollamento fra mondo della scuola e competenze richieste dalle aziende) e fenomeni preoccupanti come il record di Neet (ovvero giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano e non lavorano) che ha raggiunto quota 3 milioni e che ci vede all’ultimo posto in Europa. Per non parlare della bassa percentuale di occupazione femminile che si colloca al 49,4% contro una media europea del 67%. Questi fenomeni sono ulteriormente accentuati nel Sud Italia».
Quale ruolo possono svolgere le Agenzie per il lavoro?
«Come Agenzie per il lavoro abbiamo il dovere sociale di dare una risposta a questi fenomeni svolgendo un ruolo decisivo nell’orientamento, nel matching e nell’avviamento al lavoro oltreché nella gestione delle transizioni, contribuendo alla riduzione del fenomeno dell’inattività e alla crescita dell’occupazione femminile».
Nel concreto, quali possono essere le linee di intervento?
«Le Agenzie per il lavoro sono da sempre a fianco delle aziende e svolgono un ruolo chiave nel proporre soluzioni che sappiano leggere il mercato del lavoro, che oggi cambia con estrema rapidità. L’impatto del loro operato che interessa singoli lavoratori e candidati e le aziende si riverbera sull’economia e sul sistema Paese e lo fa guardando al futuro delle persone, del mercato e del settore. Nel contesto descritto sopra le Agenzie per il lavoro svolgono un ruolo centrale, con servizi specializzati come ricerca e selezione e gestione di lavoro temporaneo ma anche bilancio delle competenze, orientamento, formazione, consulenza di carriera, outsourcing».
Le transizioni appaiono come uno dei fronti più decisivi.
«La sfida è affrontare un mondo del lavoro che è caratterizzato da transizioni sempre più frequenti: dalla formazione al lavoro, da un lavoro a un altro lavoro, da un lavoro a una fase di non lavoro e di formazione mirata per accedere a nuove occasioni. Oggi siamo, quindi, sempre più capaci di essere al fianco dei candidati che trovano con noi un nuovo accesso al mondo del lavoro».
In termini di prospettiva, quali è la mission prioritaria dal vostro punto di vista?
«Porre al centro la persona, più del contratto. Favorire l’occupazione di qualità e la flessibilità buona, come la somministrazione di lavoro che in Italia ha delle peculiarità uniche».
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