LAVORO, AUDIZIONE SU SEMPLIFICAZIONE. ASSOLAVORO: PARTIRE DA DELEGIFICAZIONE E DEMATERIALIZZAZIONE DOCUMENTI. BENE SEMPLIFICARE MA IN QUADRO NORMATIVO STABILE
23 luglio 2019. Gli obiettivi di semplificazione e codificazione normativa sono sempre condivisibili e rappresentano un percorso virtuoso verso la maggiore competitività della macchina amministrativa, delle imprese e del sistema Paese. Sono essenziali per tutti i cittadini e per i lavoratori, tanto più in un periodo storico in cui emerge sempre più spesso l’esigenza di accompagnare le persone da un lavoro a una nuova occupazione, con percorsi transizionali mirati e una burocrazia “amica”.
Così Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore nell’audizione di stamattina presso la Commissione Lavoro del Senato, in merito alla Delega su semplificazione e codificazione in materia di lavoro.
L’Associazione delle Agenzie per il Lavoro, espressione italiana della WEC, la Confederazione mondiale di settore, rappresentata dal Presidente, Alessandro Ramazza intervenuto assieme al Direttore Generale Agostino Di Maio, ha quindi aggiunto che è opportuno partire da un approccio che punti in primis alla dematerializzazione dei documenti e alla delegificazione.
Solo attraverso lo strumento della delegificazione si può non solo ridurre il numero delle norme che gravano sulle imprese e sui lavoratori ma anche incidere sulla loro qualità, vista la natura “torrentizia” della nostra legislazione, sovente caratterizzata dalla disordinata sommatoria di interventi stratificatisi nel tempo.
Semplificare è condivisile e necessario per le Agenzie per il Lavoro, purché gli interventi normativi intervengano in un quadro normativo stabile, superando l’eccessiva variabilità ed instabilità della legislazione lavoristica.
In merito all’apprendistato, in particolare, Assolavoro evidenzia come gran parte delle problematiche connesse allo sviluppo di questo istituto è legata ai vigenti assetti costituzionali e alla natura concorrente della legislazione in materia di formazione, con conseguente proliferazione di distinte, e non sempre omogenee, discipline regionali.
Infine, centrali sono in tema di lavoro le politiche attive, in merito alle quali Assolavoro rilancia la necessità di puntare su una formazione mirata e misurata in base ai risultati che produce concretamente, a un sistema di rating degli operatori che evidenzi le differenti “performance” in relazione agli obiettivi dati e a premialità modulate in relazione al differente grado di occupabilità dei candidati.