IL PRESIDENTE DI ASSOLAVORO FRANCESCO BARONI AL SOLE 24 ORE

3 Luglio 2024|Categorie: Comunicazione, Parlano di noi|

Il Sole 24 Ore Lavoro 24, 03 luglio 2024

L’intero mondo del lavoro è attraversato da un forte cambio di paradigma, che riguarda i candidati, le aziende e conseguentemente le Agenzie, Trovare, attrarre, trattenere e motivare candidati e collaboratori è sempre più difficile – dice Francesco Baroni, presidente di Assolavoro. Molte aziende hanno superato la fase di tatticismo post Covid e risposto a questo contesto fidelizzando i propri lavoratori preferendo, ove possibile, contratti a tempo indeterminato. È accaduto anche per tanti lavoratori che prima lavoravano tramite Agenzia. Ed è accaduto dentro le Agenzie, tanto che oggi un lavoratore in somministrazione su tre ha un contratto a tempo indeterminato. Questa modalità di lavoro coniuga flessibilità e continuità. Infatti abilita una collaborazione fra agenzia e lavoratori che premia la continuità professionale e la formazione come strumento di mantenimento della propria occupabilità, oltre a moltiplicare il numero di opportunità di impiego».

Presidente, per giovani e donne la somministrazione è un canale d’ingresso?

Le Agenzie si dimostrano ancora di più un alleato strategico per i giovani non solo per accedere a un lavoro, ma già in fase di orientamento. Assolavoro ha sottoscritto recentemente un apposito protocollo di intesa con il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, per rendere ancora più strutturale la collaborazione tra Agenzie e mondo della scuola. L’obiettivo è favorire la conoscenza del mondo del lavoro, delle dinamiche, delle figure professionali e delle competenze che le aziende cercano, così da determinare scelte più consapevoli. Per quanto riguarda le donne registriamo come con le Agenzie aumentino non solo la partecipazione femminile ma anche le retribuzioni medie e, quindi, le qualifiche professionali.

Il mismatch resta però un grave vulnus per le imprese. Come affrontarlo?

Occorre un approccio integrato che punti a un migliore orientamento scolastico e professionale, al potenziamento quantitativo e qualitativo della formazione professionale e ad un maggiore impegno per l’inclusione dei giovani che non studiano e non lavorano, delle donne e di tutti i soggetti svantaggiati che, se opportunamente supportati, possono trovare una adeguata collocazione. Va superata la formazione finanziata che non sia oggettivamente mirata a creare le competenze richieste dalle aziende; inoltre, è necessario un approccio nuovo, al tempo stesso strategico e pragmatico, al tema immigrazione. Assolavoro su quest’ultimo punto ha presentato un pacchetto con venti proposte operative per favorire, senza costi aggiuntivi per lo Stato, un’immigrazione realmente capace di soddisfare i bisogni del mercato del lavoro. La sola formazione nei paesi di origine non basta; è necessario gestire tutto il processo, dalla selezione dei candidati fino all’assunzione; l’esperienza e la capillarità delle nostre Agenzie può e sa fare la differenza.

Nei dati 2023 emerge un campanello d’allarme, la crescita dei contratti non standard e meno tutelati. Come agire?

Avvertiamo il rischio di una polarizzazione. Da una parte i lavoratori tutelati, con contratti di lavoro dipendente, a tempo determinato e indeterminato, alle dirette dipendenze delle aziende o assunti dalle Agenzie per il lavoro. Dall’altra parte tutti gli altri. Rispetto al 2021 i lavoratori intermittenti e gli occasionali registrano tassi di incremento pari rispettivamente al +24% e +20,8%. Senza considerare tutte le forme di lavoro irregolare o in nero che non tendono a diminuire. Occorre creare un flusso da questa condizione verso forme di lavoro più tutelanti. In quest’ottica rientra anche la nostra collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per contribuire a individuare e segnalare forme di lavoro irregolare.

La somministrazione ha bisogno di superare lacci e lacciuoli. Eppure diverse novità annunciate dal Governo sono rimaste tali.

Nel recente passato abbiamo vissuto stagioni in cui era veramente difficile collaborare con gli Esecutivi a causa di posizioni preconcette ed ideologiche. Questo Governo e l’attuale Ministro del Lavoro, Marina Calderone, come ha sottolineato anche in occasione della nostra ultima Assemblea, è invece consapevole del valore aggiunto che hanno le Agenzie e del ruolo ulteriore che possono svolgere per un mercato del lavoro inclusivo, tutelante, competitivo. Siamo fiduciosi che questo si traduca in misure coerenti con questa visione condivisa e che si possa, nel tempo. Sempre di più premiare il lavoro di qualità e prosciugare le sacche diffuse di lavoro precario, sotto-tutelato o irregolare.

Clicca qui per leggere l’intervista integrale su Il Sole 24 Ore