BRACCIANTE MORTA NEI CAMPI IN PUGLIA. ASSOLAVORO: IL CAPORALATO E’ REATO GRAVE COME LA MAFIA
Per questo motivo ribadiamo la più energica e ferma condanna dei fatti ora al vaglio della Magistratura e relativi alla morte della signora Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne di San Giorgio Jonico deceduta nel 2015 mentre lavorava nelle campagne della Puglia. Tali vicende sono l’espressione di un modello di subcultura che in aree troppo vaste del Paese è contiguo a fenomeni di criminalità organizzata e rappresentano un ostacolo al riconoscimento dei diritti dei lavoratori e alla diffusione di un mercato del lavoro basato sulle tutele e sulla qualità.
Le Agenzie per il Lavoro, che operano nel rispetto della legge e secondo un regime autorizzatorio del Ministero del Lavoro opportunamente rigido che prevede stringenti requisiti, sono nate anche per contrastare il lavoro nero e tutte le forme di lavoro irregolare e sottotutelato. La stessa legge sul caporalato, di recente approvazione, recepisce numerose proposte presentate da Assolavoro e rappresenta un notevole passo avanti nel combattere la “mafia del lavoro”.
Assolavoro si è dotata da tempo di un proprio Codice Etico e di un Codice di Condotta e si è già attivata anche per un utilizzo specifico di questi strumenti, al fine di tenere alto il livello di legalità e di tutela del settore.
Le Agenzie per il Lavoro rinnovano, inoltre, la disponibilità a cercare, assieme alle Istituzioni, le ulteriori iniziative necessarie per debellare un fenomeno criminale che ha per vittime dirette i lavoratori che restano impigliati nelle maglie del caporalato e che di riflesso getta discredito su un settore, quello della somministrazione di lavoro, riconosciuto da tutti, Istituzioni, sindacati, imprese, come un valore aggiunto essenziale per l’occupazione di qualità e con tutte le tutele.
Attraverso le Agenzie per il Lavoro ogni mese sono oltre 400mila le persone impiegate attraverso le proprie filiali e al lavoro con tutti i diritti e tutte le tutele previste per i contratti di occupazione dipendente. In forte crescita sono gli assunti a tempo indeterminato, che a dicembre 2016 hanno superato quota 42mila
Qui il position paper di Assolavoro per contrastare il fenomeno del caporalato, i cui contenuti sono stati spesso condivisi dal legislatore.