Ministero del Lavoro, firmato il Decreto Ministeriale lavoratori svantaggiati “acausali” (D. Lgs. n. 24/2012)

Published On: 22 Marzo 2013|Categorie: Legale|

E' stato firmato dal Ministro Fornero il Decreto che, ultimando la platea dei soggetti la cui assunzione non necessita di indicazione causale,  definisce le seguenti categorie di lavoratori svantaggiati:

  • chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;
  • chi è occupato in uno dei settori economici dove c’è un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici italiani.

A seguito dell’entrata in vigore del Decreto, una volta pubblicato secondo le consuete modalità,  per le suddette tipologie di lavoratori  il  contratto di somministrazione sarà quindi  “acausale” e non soggetto ai limiti di numerici di contingentamento eventualmente previsti dal Contratto Collettivo applicato dall’azienda utilizzatrice.

Più in particolare, il provvedimento, in applicazione di quanto disposto dal D. Lgs. n. 24/2012 (Art. 4, comma 1, lett. c),  definisce come segue le platee di lavoratori svantaggiati:

a) “chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi” (art. 2, n. 18 lett, a) Reg. CE n. 800/2008): coloro che negli ultimi sei mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi ovvero coloro che negli ultimi sei mesi hanno svolto attività lavorativa di natura autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione;

b) “chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale (ISCED 3)” (art. 2, n. 18 lett, b) Reg. CE n. 800/2008): coloro che non abbiano conseguito un titolo di studio di istruzione secondaria superiore, rientrante nel livello terzo della classificazione internazionale sui livelli d’istruzione;

c) “chi è occupato in uno dei settori economici dove c’è un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25%, la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici italiani” ”(art. 2, n. 18 lett, d) Reg. CE n. 800/2008): coloro che sono occupati in settori economici in cui sia riscontrato il richiamato differenziale nella misura di almeno il 25 per cento, come annualmente individuati dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro dell’Istat e appartengono al genere sottorappresentato.

Con il Decreto Ministeriale in esame, e con la risposta all’Interpello promosso da Assolavoro n. 38/2012, pubblicata il 21 dicembre scorso, si completa quindi  la platea dei lavoratori svantaggiati (acausali) prevista dal D. Lgsl. n. 24/2012. Nell’ambito di una prossima Circolare esplicativa, a valle della pubblicazione del Decreto, provvederemo a specificare le prime indicazioni operative sulle nuove ipotesi di “acausalità”.

 

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