INL: deposito telematico dei contratti collettivi – benefici contributivi o fiscali connessi con la stipula di contratti collettivi aziendali o territoriali
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la circolare n. 3 del 30 luglio 2020, attraverso la quale ha fornito chiarimenti ai propri uffici periferici, in merito all’applicativo informatico predisposto dal Ministero del lavoro per l’assolvimento dell’obbligo di deposito telematico dei contratti di secondo livello sancito dall’art. 14 del d.lgs. n. 151/2015, che rappresenta una condizione necessaria per la fruizione dei “benefici contributivi o fiscali” e delle “altre agevolazioni connesse con la stipula di contratti collettivi aziendali o territoriali” e rende più facilmente accessibili tali contratti alle diverse amministrazioni, nonché consente a quest’ultime di effettuarne il monitoraggio.
In particolare, è stato chiesto di precisare cosa debba intendersi con la voce “altro” inserita tra quelle elencate nell’applicativo e se possano essere incluse nell’ambito di tale voce le “altre agevolazioni” connesse alla stipula di contratti contenenti clausole derogatorie alla disciplina ordinaria di un determinato istituto previsto dalla legge, come nel caso della deroga al limite massimo di assunzione a tempo determinato prevista in un contratto di prossimità ex art. 8, d.l. n. 138/2011 ovvero contenuto in accordi siglati ex art. 19, comma 2, d.lgs. n. 81/2015.
L’Ufficio legislativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con nota prot. n. 7842 del 24 luglio, pur prendendo atto della formulazione letterale dell’art. 14 del d.lgs. n. 151/2015, ha ritenuto di sostenere un’ ampia lettura della norma che preveda quindi “l’obbligo di deposito dei contratti collettivi – aziendali o territoriali – anche nelle ipotesi in cui le parti abbiano liberamente esercitato specifiche prerogative rimesse dalla legislazione vigente alla contrattazione collettiva per derogare alla disciplina ordinaria di alcune tipologie contrattuali. In questo senso il deposito dei contratti c.d. di secondo livello andrebbe ricondotto non solo ai benefici contributivi e fiscali comunemente intesi, ma anche ai diversi benefici di carattere “normativo” che possono essere “attivati” a seguito di specifiche deroghe introdotte dalla contrattazione collettiva”.
Tale obbligo è da ritenersi applicabile in riferimento ai soli contratti sottoscritti o rinnovati a far data dalla pubblicazione della circolare.