IL PRESIDENTE DI ASSOLAVORO FRANCESCO BARONI AL SOLE 24 ORE

Published On: 28 Febbraio 2024|Categorie: Comunicazione, Parlano di noi|

Il Sole 24 Ore, 28 febbraio 2024

Intervista al Presidente di Assolavoro Francesco Baroni

Servono misure a favore di chi offre maggiori tutele.

Stiamo assistendo all’evoluzione degli effetti di un mercato del lavoro che sta cercando di rispondere a cambiamenti strutturali molto importanti: difficoltà a reperire lavoratori, disallineamento delle competenze, basso livello di inclusione delle donne e giovani, politiche attive ancora molto disomogenee e parziali, una cultura del lavoro sempre più caratterizzata da esigenze di flessibilità

Tutti questi cambiamenti richiedono nuove modalità di gestione delle risorse umane e strumenti più efficaci di supporto all’incontro ed offerta, di orientamento, di formazione e di gestione delle transizioni di lavoro. Le Agenzie stanno dimostrando di avere competenze, strumenti e dinamicità per dare risposte efficaci e coerenti. Ad esempio, le Agenzie sono tra i primi interpreti delle novità che intervengono alle difficoltà di trovare le giuste professionalità, abbiamo risposto puntando sulla fidelizzazione di chi lavora in somministrazione con noi, da qui la crescita record dei contratti a tempo indeterminato.

Presidente, quali sono le previsioni 2024?

L’incertezza negli scenari politici ed economici uniti alla stima di crescita contenuta del Pil dell’Italia ci fanno temere un anno con un tasso di crescita moderato se non vicino allo zero. Ciò nonostante, riteniamo che il nostro livello di penetrazione del mercato e l’adozione di servizi di supporto alla formazione, all’orientamento ed alla ricerca e selezione possono crescere. Inoltre, l’intenzione del Governo di puntare su maggiore e migliore orientamento dei ragazzi, distinzione sempre più netta tra contratti con tutele e giusta retribuzione, come è quello in somministrazione, politiche attive efficaci e progressiva riduzione del mismatch anche grazie all’applicazione sapiente del Piano Mattei, possano favorire un percorso positivo per il settore e per tutto il mondo del lavoro.

Nel confronto annuo emerge un calo del 3,6% dei lavoratori: avete evidenze di quale sia stata la loro destinazione?

È presto per avere un quadro sistemico; tuttavia, è verosimile che, mentre alcuni, i più formati, quelli muniti di competenze più spendibili sul mercato, hanno avuto accesso a nuove occasioni di lavoro dipendente, magari migliorando la propria posizione, per altri, con competenze più modeste, potrebbe essersi verificato uno scivolamento verso forme di lavoro meno tutelate. Su questo fronte occorrono misure che valorizzino chi offre tutele, come le Agenzie e il lavoro in somministrazione, e penalizzino le forme di lavoro precarizzanti: le finte partite Iva, i lavori con cooperative spurie che vedono una riduzione degli stipendi anche del 20-30%, le collaborazioni che mascherano lavoro dipendente.

Quale contributo può arrivare dalle Agenzie nel contrasto al mismatch e per favorire il reskilling?

Noi sviluppiamo politiche attive da sempre, per definizione e per necessità di operare bene nel settore. Chi entra nel mondo del lavoro con una Agenzia ha un contratto di lavoro dipendente e a tempo indeterminato più velocemente e per un tempo effettivo più lungo rispetto a qualsiasi altra modalità, compreso il tempo indeterminato con le aziende. Questo accade perché abbiamo competenze e know how maturati in oltre venti anni di esperienza quotidiana a contatto con aziende e lavoratori. Abbiamo accompagnato con grande disponibilità il lancio della piattaforma Siisl inserendo un numero assai rilevante di offerte di lavoro sul nuovo portale e dando suggerimenti per possibili miglioramenti. Siamo disponibili ad accompagnare i prossimi step con un rilancio delle politiche attive che dovranno guardare ancora di più al modus operandi e alle tempistiche delle aziende per favorire una presa in carico efficace delle persone che si affidano alle Agenzie per ricollocarsi nel mercato del lavoro.

Il governo ha varato un pacchetto di misure contro il lavoro sommerso: che ruolo possono svolgere le Agenzie?

Apprezziamo le misure messe in campo dal governo contro il lavoro sommerso, le Agenzie costituiscono da sempre un baluardo contro il lavoro sotto tutelato, irregolare e sono disponibili a favorire percorsi di emersione, accompagnare le persone nella verifica delle competenze, l’integrazione delle skills necessarie, fino a un lavoro regolare. Lo dimostrano i dati empirici, nei territori dove siamo più presenti c’è minore ricorso al lavoro irregolare. Siamo disponibili a collaborare con il Ministero del Lavoro e con le altre istituzioni preposte.

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