FRANCO BETTONI, LA CULTURA DELLA PREVENZIONE COME VOLANO DI CIVILTÀ E SVILUPPO

Published On: 10 Settembre 2024|Categorie: Comunicazione, Il Cloud del Lavoro|

La cultura della prevenzione come volano di civiltà e sviluppo

Franco Bettoni, ex Presidente dell’Inail, ne il “Cloud del Lavoro 2023-2024” ha ripercorso il ruolo strategico dell’Istituto nella tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, e che offre informazione, assistenza, formazione e consulenza alle aziende italiane. In quest’ottica, in linea con il Dlgs n. 81/08, l’Inail promuove una cultura della prevenzione e finanzia progetti per la riduzione dei rischi. Di rilievo il “Bando Isi” che ha messo a disposizione oltre 333 milioni di euro a fondo perduto per incentivare le imprese, soprattutto piccole e medie, a investire in sicurezza. I fondi sono ripartiti in cinque assi tra cui progetti di investimento, bonifica dell’amianto e supporto a microimprese nel settore agricolo e della ristorazione.

Con il Piano triennale di prevenzione 2022-2024 l’Istituto si è posto il raggiungimento degli obiettivi della strategia europea per la salute e sicurezza e dell’Agenda ONU 2030, puntando a ridurre sia i rischi già noti che quelli emergenti. Inoltre, grazie ai fondi PNRR, si è avviata una collaborazione con grandi aziende per garantire la sicurezza sui cantieri delle opere pubbliche, trasformandoli in laboratori d’innovazione per la prevenzione e la riduzione degli infortuni.

Tra le iniziative più innovative il Forum “Made in Inail”, dove sono presentati progetti di ricerca in collaborazione con aziende e istituzioni. Tra i tanti il progetto che ha visto la creazione di un esoscheletro per il sollevamento di carichi, realizzato in partnership con l’Istituto Italiano di Tecnologia. L’obiettivo è rendere la sicurezza parte integrante del tessuto produttivo, contribuendo al progresso civile e sociale del Paese e alla competitività delle imprese italiane.

Il contributo di Franco Bettoni tratto da “Il Cloud del Lavoro 2023-2024”


 

Il tempo che verrà: le prospettive

LA CULTURA DELLA PREVENZIONE COME VOLANO DI CIVILTÀ E SVILUPPO

L’Inail svolge compiti di informazione, assistenza, formazione e consulenza in materia di tutela della salute e della sicurezza, in coerenza con il ruolo di sostegno a esso attribuito dal decreto legislativo n. 81/08 e successive modificazioni. A tal fine promuove la cultura della prevenzione attraverso la partecipazione a iniziative ed eventi; l’erogazione di interventi formativi volti a trasferire a lavoratrici e lavoratori e agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze utili alla gestione e alla riduzione dei rischi nonché all’acquisizione di competenze per lo svolgimento dei rispettivi compiti in materia di salute e sicurezza in azienda; finanziamenti alle imprese per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Soffermandomi su questo ultimo aspetto, il primo febbraio è stato presentato il Bando Isi 2022, che prevede lo stanziamento di oltre 333 milioni di euro a fondo perduto a sostegno delle aziende che investono in prevenzione, incentivando l’impegno virtuoso soprattutto delle piccole e medie imprese che scelgono di puntare sulla sicurezza, non limitandosi solo agli interventi imposti dalle norme.

I fondi sono ripartiti in budget regionali/provinciali e prevedono cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati: «Isi Investimenti», 161,8 milioni di euro, suddivisi in 156,8 milioni per i progetti di investimento e cinque milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; «Isi Movimentazione manuale dei carichi», 40 milioni di euro per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi; «Isi Amianto», 86,5 milioni di euro per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; «Isi Specifici settori», 10 milioni di euro per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della ristorazione; «Isi Agricoltura», 35 milioni di euro per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, suddivisi in 25 milioni per la generalità delle imprese agricole e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria.

Si conferma, intensa, la promozione di sinergie con Istituzioni, Associazioni e forze sociali per la diffusione sempre più capillare di una vera cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante la sottoscrizione e il rinnovo di numerosi Protocolli di intesa.

C’è ancora tanto da fare affinché la cultura della prevenzione diventi componente essenziale non solo del mondo del lavoro ma, a mio parere, anche dei percorsi formativi dedicati alle nuove generazioni, sin dalla scuola primaria.

In una visione ancora più ampia, la prevenzione dovrebbe essere posta al centro di tutte le politiche di formazione e informazione delle nostre Istituzioni, come fattore di progresso civile e sociale da un lato e, allo stesso tempo, come volano di crescita, per il nostro sistema imprenditoriale, con una particolare attenzione al ricco tessuto delle piccole e medie imprese che caratterizza, storicamente, il nostro territorio.

Se tale processo virtuoso venisse rapidamente innescato e costantemente nutrito nel tempo, si tradurrebbe di certo in un elemento di successo e competitività per le imprese italiane e in un balzo in avanti per la tutela della salute e del benessere organizzativo di lavoratrici e lavoratori.

Partendo da questo assunto, appare chiaro che per raggiungere l’obiettivo servono la partecipazione di tutti gli attori coinvolti e serve ancora di più l’intensificazione delle sinergie, per trovare soluzioni condivise ed efficaci.

Occorre, poi, individuare nuove modalità e sperimentare percorsi innovativi affinché le azioni di prevenzione siano attualizzate e al passo con i rapidi cambiamenti che interessano il mondo del lavoro.

A tale proposito, il Piano triennale per la prevenzione 2022-2024, approvato dal nostro Consiglio di indirizzo e vigilanza a dicembre 2022, esprime le politiche di prevenzione dell’Istituto riferite, in coerenza con la strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030, alla riduzione sia dei rischi nuovi ed emergenti, sia dei rischi già noti. L’Inail, inoltre, consapevole del ruolo affidatogli nel sistema di welfare italiano, ha messo a disposizione il proprio expertise nella sfida per l’attuazione del Pnrr, coniugando le finalità generali con la missione istituzionale di diffusione della cultura della prevenzione e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’iniziativa più rilevante per garantire la centralità della sicurezza nella fase di ripresa indotta dal Pnrr riguarda l’avvio di collaborazioni strutturate e permanenti con aziende o grandi gruppi industriali del Paese, impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano. Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate nel campo delle infrastrutture e dell’ammodernamento dei processi produttivi, verso le nuove frontiere energetiche, tecnologiche e di sostenibilità sociale, richiedono infatti di moltiplicare le azioni di prevenzione per un efficace contrasto del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali.

A partire da aprile 2022, l’Istituto ha siglato numerosi accordi con i più importanti gruppi industriali del Paese, con l’obiettivo di fare dei cantieri collegati al Recovery Plan il più grande laboratorio in Europa di innovazione e ricerca per la sicurezza.

Parlando di ricerca, ci tengo a ricordare il Forum «Made in Inail» che l’Istituto ha promosso il 25 e 26 novembre 2022 a Roma, nel corso del quale sono stati illustrati alcuni dei progetti di ricerca più significativi realizzati dall’Istituto, anche attraverso la presentazione di collaborazioni attive con Istituzioni di eccellenza e il sistema delle imprese e delle rappresentanze dei lavoratori, per la gestione e prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro oltre che per l’assistenza protesica e riabilitativa nei confronti degli assistiti.

Il Forum è stata un’occasione importante per condividere e socializzare i risultati più promettenti delle nostre ricerche. Siamo impegnati e stiamo investendo con diverse iniziative nell’attività di trasferimento tecnologico, affinché le soluzioni progettate nei laboratori possano diffondersi presto sul tessuto produttivo grazie alla sperimentazione sul campo da parte delle imprese. Ad esempio, è di qualche mese fa la nascita di una start up innovativa che ha avviato il processo di industrializzazione di un esoscheletro pensato per alleggerire il sollevamento ripetitivo dei carichi da lavoro, frutto di una collaborazione di ricerca tra Inail e l’Istituto italiano di tecnologia. Il 2023 vedrà l’Istituto impegnato in una serie di iniziative con finalità prevenzionali su tutto il territorio. Si è partiti con il primo evento a fine marzo da Sassari e il tour si concluderà in autunno con il «Forum della prevenzione», a Roma.

La diffusione di una efficace cultura della prevenzione rappresenta l’arma vincente per un mondo del lavoro più equo, sostenibile e sicuro.


IL CLOUD DEL LAVORO 2023-2024

Il contributo di Franco Bettoni, ex Presidente dell’Inail, è contenuto all’interno de “Il Cloud Del Lavoro 2023-2024“, l’annuale pubblicazione di Assolavoro che raccoglie al proprio interno riflessioni e proposte di esperti e manager delle Agenzie, giuslavoristi, economisti, rappresentanti istituzionali e sindacali, ministri, ex ministri e dirigenti pubblici.

L’obiettivo de Il Cloud del Lavoro è quello di offrire le coordinate più puntuali su regole, flessibilità, politiche attive, servizi, Agenzie per il Lavoro, dati, formazione, competenze, welfare, relazioni industriali, digitalizzazione, intelligenza artificiale e prospettive del mercato del lavoro tra il 2023 e 2024.

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