ANTONIO PATUELLI: IL DIALOGO SOCIALE COME METODO PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE

21 Maggio 2024|Categorie: Comunicazione, Il Cloud del Lavoro|

Il dialogo sociale come metodo per una crescita sostenibile

Antonio Patuelli, Presidente Associazione Bancaria Italiana, ne il “Cloud del Lavoro 2023-2024” osserva la crescita del mercato del lavoro in Italia ponendo l’accento sugli aspetti legati allo sviluppo sociale. Negli ultimi anni il mercato del lavoro in Italia ha mostrato segnali di ripresa significativa, passando anche attraverso la creazione di circa 380mila nuove posizioni lavorative, la maggior parte delle quali stabili. Questo miglioramento rispetto al 2019, l’anno immediatamente precedente alla pandemia, evidenzia una ripresa economica accompagnata anche da una crescita dell’occupazione.

Crescita economica, ma anche sviluppo sociale: in Italia, infatti, gioca un ruolo chiave anche la promozione del lavoro come strumento di inclusione e partecipazione sociale quando si parla di crescita. Il lavoro non è solo fonte di reddito, ma anche un mezzo di emancipazione e di contributo al benessere della comunità. Le imprese bancarie, durante la pandemia, hanno dimostrato l’importanza di sostenere l’economia attraverso la continuità dei servizi finanziari e bancari, vitali per l’attuazione delle misure economiche di sostegno.

In questo le Parti sociali, attraverso il dialogo sociale, svolgono un ruolo cruciale nel rispondere alle evoluzioni del mercato del lavoro, con un occhio attento all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Un esempio concreto nel settore bancario è dato da strumento come il «Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale», che ha aiutato negli anni a gestire i processi di riorganizzazione riducendo i licenziamenti. Inoltre, il «Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione» (F.O.C.), creato nel 2012, ha favorito l’assunzione di oltre 33.000 lavoratori a tempo indeterminato, principalmente giovani e donne, attraverso un contributo bilaterale finanziato dai lavoratori e dai vertici del settore bancario.

Giovani e donne: anche il PNRR sottolinea l’importanza della parità generazionale e di genere come aspetti trasversali per la ripresa del Paese. A tal fine si rendono fondamentali iniziative volte a garantire pari opportunità e a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo.

Il contributo di Antonio Patuelli tratto da “Il Cloud del Lavoro 2023-2024”


 

Le regole e le parti sociali

IL DIALOGO SOCIALE COME METODO PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE

Il mercato del lavoro in Italia nel 2022 ha registrato la creazione di circa 380.000 nuove posizioni lavorative per lo più stabili, registrando un miglioramento dei dati rispetto a quelli del 2019 – anno immediatamente precedente all’emergenza pandemica – ancorché con un rallentamento alla fine dell’anno. Questa è la fotografia che emerge dalla nota congiunta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Banca d’Italia ed Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro rilasciata a gennaio 2023, da cui emerge che la ripresa economica è stata accompagnata con la crescita dell’occupazione.

Nello stesso periodo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, relative alla nostra economia nel 2023, rilevano un miglioramento delle precedenti stime, pur permanendo un rallentamento nella crescita.

Anche i dati sui prezzi dell’energia fanno registrare una riduzione dei costi per le famiglie e le imprese, con una conseguente riduzione dell’inflazione che da questi prezzi dipende significativamente.

Questi elementi di attenzione richiamano l’importanza di continuare a guardare alla futura crescita dell’Italia in una prospettiva non solo economica, ma anche di sviluppo sociale e in particolare dell’occupazione di qualità.

Sviluppo sociale vuol dire anzitutto promuovere il lavoro, da intendere non solo quale fonte di un reddito dignitoso per le persone e per le loro famiglie, ma anche come strumento di inclusione, di partecipazione alla società e, più in generale, di emancipazione.

Una crescita economica incentrata sulla creazione e sulla tutela del lavoro favorisce l’avvio di un circolo virtuoso che, oltre a risultare positivo per l’economia e per le persone, promuove lo sviluppo sostenibile.

Le imprese bancarie sono continuamente impegnate a contribuire a questi obiettivi, attraverso il sostegno dell’economia delle aziende, delle famiglie e dei territori, svolgendo un ruolo la cui centralità è stata resa più evidente durante la pandemia, quando la legislazione emergenziale ha previsto la necessaria continuità dei servizi bancari e finanziari per la loro funzione essenziale, per il sostegno delle persone e attraverso cui sono state attuate molte delle misure economiche di sostegno adottate durante l’emergenza Covid-19 dalle Istituzioni della Repubblica.

Nella prospettiva di uno sviluppo dell’occupazione, è fondamentale il ruolo delle Parti sociali che, attraverso il dialogo sociale e il confronto, possono contribuire a individuare soluzioni equilibrate, tempestive e coerenti a un mondo del lavoro in continua evoluzione, anche per effetto dell’innovazione  tecnologica, nonché delle importanti evoluzioni dei processi produttivi correlate alla crescente attenzione alla sostenibilità, come ad esempio in tema di transizione ambientale.

Per rispondere e anticipare queste tendenze, le Parti Sociali sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nell’individuazione e implementazione di azioni volte ad assicurare una maggiore efficacia e sostenibilità nella gestione dei processi di transizione, per fornire al mercato del lavoro gli strumenti utili affinché le persone possano affrontare con serenità i cambiamenti e non essere invece trascinate – o, peggio, travolte – dagli stessi.

Le Parti sociali hanno, dunque, un’elevata responsabilità – e allo stesso tempo un’opportunità – nel realizzare un proficuo dialogo che rappresenti un volano per convergere su obiettivi comuni.

In questo senso, una testimonianza concreta proviene dall’esperienza del mondo bancario che può contare su un sistema di relazioni sindacali positive e costruttive; un patrimonio che le Parti sociali del settore hanno saputo costruire nel tempo credendo e investendo nella contrattazione e nel confronto, nel cui ambito il pluralismo ha garantito soluzioni innovative. Ne è un esempio l’intuizione delle Parti sociali del settore bancario che già, nel 1998, in un delicato momento di ristrutturazione del settore stesso ha consentito al comparto bancario di dotarsi di un efficace strumento di gestione dei processi di riorganizzazione, qual è il «Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito». Si tratta di uno strumento che fin dal suo avvio (2000) ha consentito di accompagnare senza licenziamenti, con accordi sindacali e senza tensioni sociali, gli importanti processi di cambiamento che le banche hanno affrontato in contesti economici molto diversificati. Strumento che continua ad essere attuale e al passo con i tempi, tenuto conto anche che ha superato agevolmente il test di conformità con tutte le riforme degli ammortizzatori sociali che si sono succedute (2012, 2015 e 2021) e che spesso hanno esteso a livello generale soluzioni già adottate dal Fondo di solidarietà del credito.

Un altro esempio del ruolo che le Parti sociali possono svolgere nel sostenere il lavoro e accompagnare la crescita economica e sociale, anche attraverso forme di ricambio generazionale, è rappresentato dalla costituzione – in occasione della stipula del contratto collettivo nazionale di lavoro del credito del 2012 – del Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione (F.O.C.); un innovativo strumento bilaterale, integralmente finanziato dai lavoratori e dai vertici del settore bancario e, quindi, privo di ricadute sulla finanza pubblica, che ha lo scopo di favorire la creazione di nuova occupazione stabile attraverso l’erogazione di un contributo alle imprese che procedono ad assunzioni a tempo indeterminato. Dal 2012 ad oggi, anche nelle fasi più complesse per il mondo bancario, è stata agevolata l’assunzione di oltre 33.000 lavoratori a tempo indeterminato, per lo più giovani e donne, con un impegno di oltre 268 milioni di euro.

L’attenzione ai giovani e alle donne nelle politiche di sviluppo dell’occupazione è d’altra parte sollecitata anche dal Pnrr, che tra gli obiettivi per la ripresa del Paese indica in particolare la parità generazionale e di genere, non come misure specifiche ma come aspetti trasversali (a sottolinearne l’importanza) alla realizzazione dell’intero Piano di ripresa e resilienza.

L’inclusione dei giovani e delle donne – la cui occupazione è stata maggiormente colpita dalle conseguenze della pandemia – è un valore a cui Abi presta la massima attenzione: oltre a quanto sopra ricordato, nella contrattazione nazionale di settore e in quella di secondo livello delle banche è sviluppato un sistema strutturato e ricco di strumenti che ne agevola la partecipazione al mondo del lavoro e ne favorisce la crescita professionale a vantaggio anche della qualità del lavoro.

La promozione di una diffusa cultura per una effettiva parità di genere nel lavoro è fortemente sostenuta da Abi che  considera la presenza delle donne nelle imprese, ad ogni livello, quale elemento di buon governo e vantaggio competitivo delle stesse: per sostenere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali, Abi ha promosso fin dal 2019 la Carta «Donne in banca: valorizzare la diversità di genere» che si propone di:

  • promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità, anche di genere;
  • rafforzare le modalità di selezione e sviluppo idonee a promuovere le pari opportunità di genere, in un ambito aziendale orientato ad ogni livello alle pari opportunità di ruolo e parità di trattamento;
  • diffondere la piena ed effettiva partecipazione femminile ad ogni livello aziendale;
  • promuovere la parità di genere anche al di fuori della banca, a beneficio delle comunità di riferimento;
  • realizzare opportune iniziative per indirizzare e valorizzare le proprie politiche aziendali in materia di parità di genere.

In un contesto particolarmente articolato e complesso, su questi temi e molti altri, con cui si sta confrontando il mondo produttivo, sarà quindi fondamentale il contributo costruttivo e il massimo impegno responsabile di tutte le Parti sociali nel cercare le soluzioni per sostenere una crescita che sia insieme economica e sociale, attraverso il metodo del dialogo  costruttivo, la cui sintesi possa avere un valore superiore alla somma dei singoli contributi.

 


IL CLOUD DEL LAVORO 2023-2024

Il contributo di Antonio Patuelli, Presidente Associazione Bancaria Italiana, è contenuto all’interno de “Il Cloud Del Lavoro 2023-2024“, l’annuale pubblicazione di Assolavoro che raccoglie al proprio interno riflessioni e proposte di esperti e manager delle Agenzie, giuslavoristi, economisti, rappresentanti istituzionali e sindacali, ministri, ex ministri e dirigenti pubblici.

L’obiettivo de Il Cloud del Lavoro è quello di offrire le coordinate più puntuali su regole, flessibilità, politiche attive, servizi, Agenzie per il Lavoro, dati, formazione, competenze, welfare, relazioni industriali, digitalizzazione, intelligenza artificiale e prospettive del mercato del lavoro tra il 2023 e 2024.

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