IL CNEL ACCENDE UN FARO SUL LAVORO DEI DETENUTI
Il Sole 24 Ore, 17 aprile 2024
Il CNEL accende un faro sul lavoro dei detenuti: le parti sociali in campo faranno la differenza.
Lavoro e formazione come ponti tra carcere e società. Per spezzare la «sordità» nei confronti del mondo penitenziario e mettere a sistema le buone pratiche. Muove da questo obiettivo il pacchetto di proposte e normative avanzato al termine della giornata “Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere” promossa a Roma dal CNEL insieme al Ministero della Giustizia, a coronamento del percorso avviato a giugno 2023 con il protocollo d’Intesa siglato tra il Presidente del Cnel, Renato Brunetta, e il Guardasigilli Carlo Nordio.
Francesco Baroni (Presidente Assolavoro): «Possiamo favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la rete di 2.500 filiali delle Agenzie presenti nel territorio nazionale specializzate nella formazione mirata all’occupabilità delle persone, tenendo conto delle criticità di ciascuno.
Attraverso l’attivazione della rete messa assieme dal CNEL, una collaborazione virtuosa tra tutti gli attori, una indagine predittiva delle figure professionali più richieste su quel territorio e una formazione motivante allineata alla domanda di lavoro delle imprese presenti sul territorio, c’è la concreta opportunità di cambiare passo in un settore delicato e complesso come questo».
Accordo tra CNEL e Assolavoro
Il presidente del CNEL Renato Brunetta e il presidente di AssolavoroFrancesco Baroni hanno siglato un’intesa, lo scorso 22 novembre, che si esplica nel quadro di riferimento dell’accordo già precedentemente avviato tra il CNEL e il Ministero della Giustizia sul tema del lavoro, formazione e studio in carcere come strumento di reinserimento sociale e di riduzione della recidiva.
Il CNEL svolgerà una funzione di coinvolgimento sistematico delle organizzazioni datoriali, sindacali e del terzo settore rappresentate al suo interno, con una collaborazione orientata a diffondere le condizioni per un lavoro penitenziario di tipo formativo e professionalizzante, che assicuri l’accrescimento delle competenze personali dei soggetti reclusi. Assolavoro, anche per il tramite delle Agenzie proprie associate, si impegnerà invece nella realizzazione di analisi dei fabbisogni occupazionali delle aziende presenti sui territori, individuando le competenze maggiormente richieste, che andranno sviluppate attraverso il sistema di formazione e riqualificazione professionale a favore dei detenuti, con l’obiettivo di rispondere al mutamento dei profili occupazionali ed alle esigenze delle imprese.