Assolavoro: bonus e tatticismi non bastano «Un piano robusto su formazione e digitale»

Published On: 7 Settembre 2020|Categorie: Comunicazione, Parlano di noi|

Quali priorità dovrebbero essere indicate nell’agenda del governo?

<<La prima questione riguarda la prospettiva. La tattica non basta più, è tempo di strategie. I sussidi sono utili, a volte indispensabili per garantire la sopravvivenza, ora, però, ci vuole un piano robusto che punti su tre perni fondamentali. Il primo è l’istruzione e la formazione. Come ha recentemente sottolineato anche Mario Draghi, solo puntando fortemente sui giovani possiamo guardare con fiducia al futuro. Non si tratta di uno slogan, ma di un obiettivo perseguibile con iniziative concrete. Una su tutte: basta formazione non finalizzata. Chi prende fondi pubblici per fare formazione deve dimostrare che poi una percentuale rilevante degli allievi ha trovato un lavoro. Altrimenti non partecipa ad altri bandi>>.

Quali sono gli altri due perni?

<<Uno riguarda il digitale inteso in senso lato. Se ne parla tanto, ma resta che su l1mila aree industriali solo 3mila hanno la fibra ottica. E poi manca un approccio sistemico: ci sono diverse eccellenze distribuite a macchia di leopardo sul territorio, ma non un piano complessivo. Le competenze non possono che passare per percorsi che hanno a che fare con il digitale, che si tratti di aggiornamento professionale dell’addetto alla verniciatura dei mobili o dell’ingegnere aerospaziale. E questo richiama, da un’altra prospettiva, il tema della formazione e delle politiche attive>>.

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Abstract:
QN Economia e Lavoro, 7 settembre 2020