INL: sospensione procedure di licenziamento D.L. “Cura Italia” – ambito applicativo

25 Giugno 2020|Categorie: COVID-19|

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la Nota n. 298 del 24 giugno 2020, attraverso la quale fornisce alcune precisazioni in ordine all’ambito di applicazione della sospensione delle procedure di licenziamento, prevista dall’articolo 46 del D.L. n. 18/2020, sino al 17 agosto 2020.

Nello specifico, l’Ispettorato chiarisce che avendo la predetta norma un carattere generale, devono ritenersi ricomprese nel suo alveo tutte le ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 della L. n. 604/1966.

Anche l’ipotesi del licenziamento per sopravvenuta inidoneità alla mansione deve ritenersi ricompresa tra le fattispecie del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ciò in considerazione del fatto che l’inidoneità sopravvenuta alla mansione impone al datore di lavoro la verifica in ordine alla possibilità di ricollocare il lavoratore in attività diverse riconducibili a mansioni equivalenti o inferiori, anche attraverso un adeguamento dell’organizzazione aziendale (cfr. Cass. Civ., sez. lav., sent. n. 27243 del 26 ottobre 2018; Cass. Civ., sez. lav., sent. n. 13649 del 21 maggio 2019).

L’obbligo di repechage rende, pertanto, la fattispecie in esame del tutto assimilabile alle altre ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, atteso che la legittimità della procedura di licenziamento non può prescindere dalla verifica in ordine alla impossibilità di una ricollocazione in mansioni compatibili con l’inidoneità sopravvenuta.

Abstract:
Nota n. 298 del 24 giugno 2020